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Decreto Salva Casa: un'opportunità per regolarizzare le difformità edilizie
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Dal 30 Maggio è ufficialmente in vigore il Decreto Salva Casa (Dl 69/2024), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Decreto Salva Casa: un'opportunità per regolarizzare le difformità edilizie
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Decreto Salva Casa: un'opportunità per regolarizzare le difformità edilizie

Dal 30 Maggio è ufficialmente in vigore il Decreto Salva Casa (Dl 69/2024), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Questa normativa, inserita nel Testo Unico dell'Edilizia, introduce misure di grande rilevanza per chi desidera sanare difformità parziali rispetto ai progetti edilizi autorizzati dai Comuni. Grazie a questo decreto, è possibile avviare immediatamente le domande di sanatoria. 

Le nuove disposizioni ruotano attorno a due date chiave: dal 30 Maggio è possibile presentare le domande di sanatoria, mentre gli interventi realizzati entro il 24 Maggio possono beneficiare delle nuove tolleranze costruttive ed esecutive. Importante notare che queste misure sono a regime e non hanno scadenza, modificando strutturalmente il Testo Unico dell'Edilizia (Dpr 380/2001). 


Principali novità del Decreto
1. Tolleranze costruttive ed esecutive maggiorate: le tolleranze passano dal 2% al 5%, con un incremento inversamente proporzionale alle dimensioni dell'immobile. Ad esempio, un trilocale di 100 mq avrà una tolleranza del 4%, permettendo stanze più ampie.
 
2. Accertamento della doppia conformità: per le difformità parziali è prevista una nuova procedura di accertamento, con costi variabili tra 1.000,00 e 3.000,00 euro, semplificando la sanatoria rispetto al passato.

3. Semplificazione della doppia conformità: ora è sufficiente rispettare la disciplina edilizia del tempo dell'intervento e quella urbanistica del tempo della domanda. Per le difformità totali o rilevanti, le regole rimangono stringenti.

4. Silenzio Assenso: le amministrazioni comunali avranno 45 giorni per rispondere in caso di Permesso di Costruire in sanatoria e 30 giorni per la S.C.I.A. in sanatoria. In caso di mancata risposta, scatterà il silenzio assenso, facilitando ulteriormente il processo.

5. Cambi di destinazione d'uso semplificati: i cambi di destinazione d'uso senza opere sono facilitati, specialmente in aree urbane. Ad esempio, passare da produttivo a residenziale sarà più semplice, seppur con la possibilità per i comuni di fissare condizioni specifiche.

6. Edilizia libera espansa: interventi come l'installazione di vetrate Vepa per i porticati e opere di protezione dal sole rientrano ora nell'edilizia libera, eliminando la necessità di permessi.

Il Decreto Salva Casa rappresenta un'importante innovazione nel panorama edilizio italiano, offrendo nuove opportunità di regolarizzazione e semplificando le procedure burocratiche. Nonostante alcune misure possano essere ritoccate nel passaggio parlamentare, le principali novità sono già operative, inaugurando una fase di maggiore flessibilità e tolleranza.




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